"Il racconto di una delle più belle ed estetiche discese della mia vita" Shanty Cipolli
La Grivola è una delle montagne più belle a livello estetico che abbiamo in Valle d'Aosta, purtroppo per qualche decina di metri non raggiunge i 4 mila metri (3969m) e questo la rende molto meno conosciuta, ma chiunque l'abbia mai guardata non può che esserne rimasto affascinato.
Per me Ettore Personnettaz è un amico fidato, il fondatore di Freeride Alliance, mio mentore e colui che mi ha messo per la prima volta le pelli sotto gli sci (io prima non sapevo che gli sci potessero andare anche in salita, li usavo solo in discesa ;)
Beh tornando alla storia, il giorno prima ero con lui perché voleva andare all'Aig de Sasses al colle del Gran San Bernardo e per farvela breve, io a metà gita avevo troppo male ai piedi e son tornato a casa.
Era il 14 maggio del 2016 e io avevo messo via gli sci già da un po’, la sera, dopo il dolore ai piedi della giornata sull Aig de Sasses mi chiama Ettore...
“Ascolta, ci sono le condizioni andiamo sulla Grivola”…. Io gli dissi di SÌ subito! ,i piedi mi facevano malissimo, ma ero talmente motivato che ho dovuto dimenticare il dolore.
“Oddio… non ho gli sci, ho appena venduto l’attacco!” ho pensato appena ho posato la telefonata, in quel momento ho iniziato a scrivere a chiunque per trovarne un paio… ma nessuna risposta.
La Mattina del 15 maggio mi presento da Ettore con degli sci da Freestyle larghissimi tipo backcountry e un attacco riciclato, un Guardian, una roba PESANTISSIMA! Ottima per fare 2800 metri di dislivello!
I nostri zaini erano pesantissimi, ma pesanti pesanti…Io non ero ancora capace a portarmi dietro solo il necessario, ero davvero poco maturo! (senza contare gli sci che da soli saranno pesati almeno 10 chili!).
Verso il tardo pomeriggio arriviamo al bivacco Gratton a quota 3.198 metri, il nostro riparo di questa notte!
Ma non era finita qua, dovevamo ancora cercare le catene della via ferrata per scendere sul ghiacciaio, un'impresa epica considerando che stavano sotto 1 metro di neve.
Dopo la nottata gelida e corta ,la mattina di buon ora partiamo… tutto fila liscio, discesa sul ghiacciaio, traversata e poi si inizia a salire dal conoide, neve fino a sopra le ginocchia, sarà dura anzi, DURISSIMA penso tra me e me.
Arriviamo in vetta stanchi, stanchi ma felici, il pendio è stupendo ed è un sogno bellissimo! Una linea diretta di 600 metri circa con 1 metro di polvere a 45/50 gradi, in più le condizioni ci permettono di poterla sciare tutta senza fare calate in corda doppia!
Si Parte! In quattro e quattr'otto ci divoriamo la parete, io faccio curve da gigante a 100 all’ora, ed Ettore non è da meno con la sua fidata tavola ai piedi, Adoro la velocità e queste pendenze fanno per me.
Arrivati giù mi scappa la lacrimuccia, è davvero bellissimo scendere per 2500 metri di dislivello con gli sci a Maggio. E a ripensarci ora è stata la linea più bella della mia Vita.
Ettore: “Da anni aspettavo il momento giusto per salire questa splendida montagna e trovarla in condizioni ideali. E’ raro infatti riuscire a sciare integralmente la parete Sud-Est, nel nostro caso le condizioni erano perfette ma non hanno escluso la fatica e l’allenamento necessario per affrontarla. Per questo la soddisfazione è stata tanta soprattutto perché condivisa con un amico di scorribande invernali.”
Potete trovare il racconto di Ettore sul suo Libro Freeride e Splitboard in Valle D’Aosta, o guardare il video!
Shanty e Ettore
Grandi Ettore e Shanty!! Bravi Bravi! che linea strepitosa!